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Il trattamento della famiglia

Il trattamento dei familiari è un elemento centrale nella cura e nell’identificazione precoce del disturbo alimentare. Riuscire a riconoscere il sintomo, permette un intervento mirato e specifico per ogni persona coinvolta.

IL CENTRO CPF OFFRE:

  • interventi di sensibilizzazione volti ad aiutare i familiari nella comprensione dei segnali di disagio, che si manifestano attraverso il cibo e il corpo. Tali interventi sono pensati anche per genitori con bambini piccoli che, pur non muovendosi in quadri diagnostici già conclamati nell’ambito dei disturbi alimentari, presentano segnali particolari intorno al cibo;
  • interventi volti a sostenere, aiutare e motivare il soggetto nel proprio percorso di cura.

LE REAZIONI DEI FAMILIARI AL SINTOMO:

I familiari di una persona che soffre di disturbi del comportamento alimentare sono in genere disorientati e pervasi da sentimenti di rabbia, rifiuto ed impotenza che li possono portare a temere di “fare la cosa sbagliata” o ad avere reazioni che potrebbero originare ulteriori problematiche relazionali.
Angosciati dall’impotenza di fronte all’eccessiva perdita o aumento di peso del figlio/a, i genitori spesso oscillano tra l’immobilismo e l’eccessivo interventismo. Il pensiero intorno al “devo fare” diventa predominante, rinunciando quasi inconsapevolmente alla possibilità di pensare a quanto sta accadendo.

UNO DIVERSO SPAZIO DI ASCOLTO:

Nel Centro di Psicoterapia e Formazione abbiamo costruito uno spazio di ascolto separato da quello del figlio/a per sostenere i familiari nella gestione delle loro difficoltà, attraverso:

  • colloqui psicologici individuali e/o di coppia: in questo spazio i genitori avranno la possibilità di sperimentare uno spazio per pensare ed interrogarsi su quanto sta avvenendo in famiglia;
  • gruppi di sensibilizzazione volti al riconoscimento del problema: spesso nominare il sintomo fa paura e risulta difficile prendere atto della situazione. Iniziare a parlarne può essere il primo passo per sentirsi meno soli e meno angosciati;
  • gruppi psicoterapeutici volti alla comprensione delle dinamiche relazionali all’interno della famiglia: grazie alla psicoterapia, che vede coinvolti entrambi i genitori in uno spazio e con un terapeuta diversi da quelli che riguardano il proprio figlio/a, sarà possibile lavorare sulla storia familiare, sull’evoluzione del sintomo e sui sentimenti che coinvolgono la coppia: dalla rabbia al senso di colpa, dalla sofferenza profonda al dolore che annulla ogni altra possibilità di comunicazione).