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Giornata Mondiale della Salute

La pandemia ha posto – nuovamente – l’accento sul valore della salute: i progressi della scienza e della medicina ci avevano indotto a pensare fosse un bene scontato e consolidato, inattaccabile.

In parallelo la pandemia ha, anche, necessariamente imposto una riflessione su quanto l’intervento dell’uomo sull’ambiente, spesso in modo sconsiderato, abbia determinato questo esito.

Ne scaturisce una rappresentazione di un Essere Umano che, miope e noncurante delle conseguenze, ha perseguito, talvolta pervaso da un delirio di onnipotenza, la gratificazione derivata dal soddisfacimento immediato e vorace dei propri piaceri. Non consapevole che, nel contempo, stava attaccando la parte più connaturata alla sua sopravvivenza, la premessa alla sua esistenza: l’ambiente, il pianeta. Nella semeiotica clinica ciò si definisce autolesionismo. Che è oggi il sintomo più frequentemente osservato nelle richieste di aiuto a cui cerchiamo di dare risposta quotidianamente: corpi che divengono oggetto di attacchi e ferite.

Oggi abbiamo il compito – urgente – di dipingere un altro quadro e di recuperare la capacità di prenderci cura: del pianeta, dell’ambiente, della nostra relazione con essi, di noi stessi.