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2 Giugno 2023 World Eating Disorders Action Day

Il 2 giugno è il World Eating Disorders Action Day. Quest’anno, l’attenzione si concentra sul tema della guarigione: #RealPeople, #RealRecovery. Per quanto si tratti di psicopatologie complesse, guarire dai Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) è possibile, ma solo attraverso un approccio alla cura integrato e multidisciplinare, che rifletta una visione unitaria e totale della persona e del contesto familiare e psicosociale in cui è inserita.
A tal proposito, negli ultimi anni il gruppo clinico dell’Associazione Gapp si è interrogato e ha iniziato a ripensare al proprio modello psicodinamico di presa in carico dei e delle pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare. Ne sono nati alcuni progetti terapeutici che fanno della pluralità di sguardi professionali e dell’integrazione i loro ingredienti fondamentali. I progetti CuidArte e NutriMente, rivolti a preadolescenti e adolescenti, prevedono proposte laboratoriali (individuali e in piccolo gruppo) che vanno a completare i percorsi psicoterapeutici individuali e che, oltre alla parola, lasciano spazio al corpo, al movimento e ad altre modalità artistico-espressive.
Nel trattare problematiche psichiche legate alla relazione corpo-mente quali anoressia, bulimia, obesità, solo per citare le più conosciute, non si può pensare, infatti, di lasciare “fuori” il corpo. Il corpo di cui ci prendiamo cura attraverso proposte quali il laboratorio psicocorporeo, nell’ambito del progetto NutriMente, è un corpo che può essere considerato non solo in termini di parametri fisici, di peso, forme e numeri, ma anche in termini di sensazione, percezione e immagine, di ricerca di significato rispetto ai quesiti “che cosa vuol dire abitare questo mio corpo?” e “che cosa racconto di me attraverso il corpo?”. Prendersi cura della relazione corpo-mente significa ascoltare il corpo e farlo muovere, esplorando le sue diverse potenzialità, acquisendone consapevolezza e, ancora prima, permettendo di prendere confidenza con la corporeità, dimensione spesso dissociata dai pazienti con DCA.
Per guarire davvero, per un #RealRecovery, i corpi dei pazienti devono essere, innanzitutto, legittimati a sentire, a muoversi, a essere all’interno dei nostri spazi di cura a loro dedicati.

Esercizi di fantasia, di Elisa Talentino