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PROGETTO DI SOSTEGNO PER I DCA

SPAZIO QUOTIDIANO DI CONDIVISIONE, CURA E CREAZIONE PER ADOLESCENTI

Progetto di sostegno per i DCA

Lo scorso 11 giugno è iniziato il Progetto di sostegno per i DCA “Spazio quotidiano di condivisione, cura e creAzione per adolescenti”, co-finanziato dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2017 e promosso da una rete di Associazioni che lavorano in modo integrato con il contributo specialistico della SC di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. L’Associazione Volontari Ospedalieri per l’Infanzia (AVOI), in collaborazione con l’Associazione GAPP, Coompany&, la Comunità Il Gabbiano, Un cane per sorridere, offre uno spazio quotidiano di condivisione e relazione per pre-adolescenti e adolescenti con disturbi del comportamento alimentare (DCA) e/o problematiche legate al corpo e al cibo.

Il progetto nasce dalla necessità di incrementare la presenza sul territorio di gruppi di lavoro interdisciplinari al fine di rispondere al bisogno di colmare e ampliare l’offerta di servizi terapeutici, diagnostici e assistenziali specifici per la presa in carico di pazienti con disturbi alimentari (DCA), in aumento come confermato dai dati epidemiologici.

Gli interventi terapeutici di un’équipe multidisciplinare allargata tra i vari partner hanno come obiettivi quelli di ridurre il numero di ricoveri e ricadute dei pazienti con DCA con un intervento precoce, tempestivo e multidisciplinare; prevenire la cronicizzazione del disturbo alimentare con un intervento specifico, quotidiano ed ad alta intensità; favorire la socializzazione di adolescenti con problematiche alimentari e legate al corpo per uscire dalla loro rigida e ossessiva monosintomaticità.

Il progetto coglie l’importanza di una presa in carico specialistica, integrata e multidisciplinare dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo un percorso di sostegno terapeutico suddiviso in moduli trimestrali. Ogni modulo prevede 3 incontri settimanali strutturati in un laboratorio di pasto condiviso, un successivo spazio di parola per far circolare emozioni e pensieri, e un laboratorio che, attraverso attività psico-educative (scrittura/lettura per emozioni, cineforum, Pet Therapy, psicodramma, ecc.) favorisce un pensiero riflessivo e condiviso sulle difficoltà legate a cibo e corpo. All’inizio di ogni modulo è prevista una prima fase di valutazione psicodiagnostica dei partecipanti al progetto e, durante il percorso trimestrale, sono calendarizzati colloqui psicologici individuali settimanali con i pazienti e colloqui mensili di monitoraggio con le famiglie.

L’aspetto innovativo del progetto è quello di offrire un intervento specialistico ad alta intensità in un luogo non istituzionalizzato e più adatto ad incontrare l’adolescente nei suoi bisogni, una sorta di day hospital fuori dall’Ospedale. Per i pazienti DCA, che tendono molto a identificarsi con la patologia, la possibilità di essere accolti in uno spazio non istituzionalizzato (Ospedale, servizi di psichiatria, comunità terapeutiche) può stimolare l’avvio di un’interruzione del ricorrente pensiero “ossessivo” intorno al corpo e al cibo. L’idea del Pasto condiviso in un luogo sociale come un “ristorante” ha l’obiettivo di “normalizzare” il momento del pasto che diventa così occasione di incontro conviviale.

Lo spazio scelto, inoltre, permette di raggiungere l’adolescente nella sua quotidianità reale in un contesto sociale aperto all’accoglienza della diversità, con un forte impatto educativo indiretto che può promuovere una cultura della convivenza basata sul rispetto dell’Altro.

Una nota che ci incoraggia è proprio il constatare come le ragazze stiano accogliendo con curiosità e partecipazione lo spazio quotidiano e le attività laboratoriali pensate nella proposta progettuale, nonostante il timore iniziale.

 

http://www.fondazionesocial.it/sito/portfolio-items/avoi-spazio-quotidiano-di-condivisione-e-cura-e-creazione-per-dca