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Metafisica dei tubi – Amélie Nothomb

Amélie Nothomb - Metafisica dei tubi - FIDA Federazione Italiana Disturbi Alimentari
Testo di Amélie Nothomb, Metafisica dei tubi, Guanda, Parma 2005

L’autrice ripercorre in modo del tutto originale e fantasioso i primi tre anni di vita di una bambina nata in Giappone da una famiglia belga. Il cuore pulsante del romanzo è il tema del primo impatto con la vita.

Risulta particolarmente toccante la descrizione del passaggio fatto da questa bambina da “tubo” ridotto allo svolgimento di tre attività di base (la deglutizione, la digestione e l’escrezione) alla sua vera nascita quando aveva già più di due anni di vita, grazie a una congiuntura del tutto singolare.

All’autrice non sfuggono i passaggi fondamentali che portano un essere vivente a diventare un essere umano.

In primo luogo lo sguardo: “La vita inizia laddove inizia lo sguardo” e precisa “lo sguardo è una scelta“, che in quanto tale comporta una rinuncia. Questa insondabile scelta che porta a dire di si alla vita e al rapporto con l’altro, è un segnale della nascita dell’essere umano.

È così che la bambina stabilisce la sua nascita a due anni e mezzo dalla sua venuta al mondo, “sotto lo sguardo della nonna paterna, per grazia del cioccolato bianco”, cioè a partire da un desiderio particolare dell’altro. La nonna belga è stata quella figura fondamentale che ha messo per prima piede nella sua memoria e che ha contribuito a liberarla dalla morte.

Successivamente l’autrice spiega con estrema cura e precisione la scoperta del linguaggio, come ha imparato a parlare, la congiuntura particolare delle prime parole che ha pronunciato, il rapporto del tutto singolare che instaura tra la lingua francese e quella giapponese.

Altro tema che fa da contrappunto a quello del primo impatto con la vita è quello dell’attrazione per la morte, che la bambina sperimenta in modo particolare in un episodio che risale ai tre anni di vita.

Il pregio di questo piccolo romanzo autobiografico risiede nel far vedere molto bene quanto per l’essere umano la nascita sia un fatto che va ben al di là di questioni meramente biologiche, e quanto sia strettamente connessa alla presenza dell’altro, al suo desiderio e all’incontro con il linguaggio.

Dott.ssa Beatrice Bosi