DISTURBI ALIMENTARI E USO DEI SOCIAL NEGLI ADOLESCENTI
L’insoddisfazione per le caratteristiche del proprio corpo è un tema ampiamente diffuso nella società moderna, che fornisce costanti input rispetto a specifici canoni di bellezza. In particolare, con l’avvento dei social media, le persone mostrano una versione filtrata e modificata di sé, sempre più vicina agli ideali di perfezione diffusi nel mondo occidentale. Il costante confronto tra la propria immagine corporea e quella altrui, soprattutto in soggetti particolarmente vulnerabili, può portare a sentimenti di sconforto, bassa autostima e svalutazione di se stessi, rendendo possibili delle conseguenze patologiche, come i disturbi dell’alimentazione, che trovano origine e mantenimento, tra i tanti fattori, proprio nella valutazione del corpo, delle sue forme, del peso e nella propria capacità di controllarli (Fairburn,2018). Tra le diverse fasce d’età, appare evidente che l’uso dei social media risulti maggiore tra gli adolescenti. Come sappiamo, l’adolescenza è, di per sé, una fase evolutiva complessa, in cui i soggetti sperimentano vulnerabilità, incertezza, un’identità ancora poco definita e un costante confronto con l’ambiente sociale. In tali condizioni, gli adolescenti che usano i social media, si scontrano con standard di bellezza e accettazione sociale finti e limitanti. I diversi fenomeni virali e diffusi sui social, come i gruppi pro-anoressia/bulimia, il body shaming, le immagini di corpi sempre tonici e magri possono intensificare i propri vissuti interni di angoscia e insoddisfazione corporea (Ballardini e Schumann, 2011). Inoltre, con la pandemia dovuta al Coronavirus e i conseguenti lockdown e didattica a distanza, i giovani sono stati costretti a rimanere a casa, soli con le proprie fragilità e l’unica modalità per interagire con gli altri era, ed è ancora, l’uso di social come Instagram e Tik tok. Questa condizione ha sicuramente facilitato l’esordio di un disturbo alimentare: in un sondaggio su oltre 3500 intervistati durante il lockdown italiano (Di Renzo et al., 2020), più della metà dei partecipanti ha riportato un cambiamento nella percezione della fame e della sazietà. Ovviamente, non bisogna dimenticare che i sintomi dei DCA esprimono una sofferenza interiore che non trova altri canali di comunicazione. È importante sottolineare la natura multifattoriale di questi disordini. Accanto all’insoddisfazione per il proprio corpo e la propria immagine, vanno tenuti in considerazione molti altri fattori di rischio (genere, ambiente sociale e culturale in cui si vive, stile di vita) e il particolare modo in cui si possono inserire nella storia di vita dell’individuo (Ballardini e Schumann, 2011). Nel caso degli adolescenti, il supporto familiare e dei loro pari è fondamentale. E’ importante che parenti e amici abbiano degli strumenti a disposizione per riconoscere i disturbi alimentari e aiutare chi ne soffre. Per questo motivo, sarebbe utile il lavoro di prevenzione, che potrebbe essere utile a contrastare l’esordio di un dca o fornire le informazioni utili alla cura, come i trattamenti integrati multidisciplinari che coinvolgono professionisti con diverse specializzazioni.
Dott.ssa Giordana Macaluso
Bibliografia
Ballardini, D., Schumann, R.,(2011). La riabilitazione psiconutrizionale nei disturbi dell’alimentazione, Edizioni Carocci Roma, 2011.
Di Renzo, L., Gualtieri, P., Pivari, F., Soldati, L., Attinà, A., Cinelli, A., Leggeri, C., Caparello, G., Barrea, F., Scerbo, F., Esposito, F., De Lorenzo, A., Eating habits and lifestyle changes during COVID-19 lockdown: an Italian survey, In J Transl Med. 2020 Jun 8;18(1):229. doi: 10.1186/s12967-020-02399-5.
Fairburn, C. G. (2018). La terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione, Edizione italiana a cura di Alessandra Carrozza e Riccardo Dalle Grave, Erikson
SITOGRAFIA
https://www.psicologomolise.it/2019/03/15/evanescenze-digitali-qual-e-il-rapporto-tra-disturbialimentari-e-social-media/
https://www.istitutopsicoterapie.com/il-ruolo-della-societa-e-dei-social-media-nei-disturbidellalimentazione/