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Convegno “Le psicoterapie tra modelli e tecniche: loro applicazioni nei servizi” – Intervento della Dott.ssa Flaminia Cordeschi

Il 19 giugno a Frosinone la  Dott.ssa Flaminia Cordeschi, Presidente dell’Associazione DAI, prenderà parte al Convegno “Le psicoterapie tra modelli e tecniche: loro applicazioni nei servizi” con un intervento dal titolo “La psicoterapia psicoanalitica di gruppo per pazienti con disturbo del comportamento alimentare”.

 

 

Mi chiamavano piccolo fallimento – Gary Shteyngart

Gary Shteyngart, Mi chiamavano piccolo fallimento, traduzione di Katia Bagnoli, Guanda 2014, pp. 400

Le persone più vicine sono quelle che riusciamo a capire, almeno in parte, solo dopo decenni, al culmine di un lungo percorso di differenziazione e di allontanamento. Prendete un uomo e una donna di Leningrado e di stirpe ebraica: si sposano e nel 1972 nasce loro un figlio maschio, malato di asma, fragile, deludente. Siamo al tramonto di quel grande e terribile sogno che è stata l’Unione Sovietica, nutrirsi e curarsi adeguatamente è difficile, occorre essere sobri fino all’ossessione, attenti a tutto. Nel 1979 la piccola famiglia emigra negli Stati Uniti: il piccolo Igor, che ha appena cominciato il proprio radicamento in una realtà respingente e carica di passato, deve cambiare lingua, scuola, rapporti e persino il nome, che diventa Gary. Ma a New York, fra tanta promettente libertà e tante nuove delusioni, quello che non cambia è il senso di fallimento che gli toglie il respiro, che lo intimidisce con i compagni di scuola e con le ragazze, che gli preclude la forza e la determinazione che sembrano appartenere soltanto alla figura paterna.

Questo libro è l’autobiografia di uno dei migliori scrittori americani della nuova generazione, autore di tre romanzi tradotti in molte lingue. È un libro divertente e pieno di particolari esagerati e grotteschi, ma tutto costruito attorno alla storia di un bambino, poi di uno studente e infine di un promettente romanziere alle prese con una drammatica sfiducia in sé stesso. La Russia lontana, i riti sempre più estranei della religione ebraica, l’inserimento nella vita americana, il senso del ridicolo, la volontà di salvarsi grazie alla scrittura e alla psicoanalisi, fino a una triste, ma decisiva rivelazione che avviene nell’ultimo capitolo: ecco in breve la vicenda di questo libro malinconico e vitale. Libro che mostra come non importi quanto sia aspra la via che ci tocca percorrere, ma che essa sia davvero la nostra, quella più spontaneamente adatta a noi.

Dott.ssa Daniela Cinelli

Sovrappeso e obesità – Intervista alla Dott.ssa Cristiana Abbafati

Intervista alla Dott.ssa Cristiana Abbafati ricercatrice dell’Università “La Sapienza” di Roma  e membro del gruppo internazionale di studiosi denominato “Global Burden of Disease” coordinato dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) di Washington

a cura di Chiara Rotolo, Psicologa

The Lancet pubblica i risultati di una ricerca che ha coinvolto numerosi ricercatori in tutto il mondo e che ha riguardato 133 paesi. Lo studio ricostruisce il trend del fenomeno per il periodo 1980 – 2013. Il dato è allarmante. La tendenza all’aumento di sovrappeso e obesità sia infantile che adulta è praticamente presente in tutto il mondo, con un’unica differenza tra paesi sviluppati, per i quali dal 2006 si registra un arresto, e paesi in via di sviluppo ove il fenomeno è in continuo aumento e caratterizza addirittura metà della popolazione.

Il BMI > 25 kg/m2 è passato da 28.8% al 36% negli uomini e dal 29.8% al 38.8% per le donne. Per quanto concerne bambini e  adolescenti esso ha  raggiunto quasi il 24%,  mentre per le bambine e le ragazze quasi il 27%. Preoccupante è il dato relativo alla stessa categoria nei paesi in via di sviluppo: da circa 8% al 12 – 13% per maschi e femmine. In alcuni paesi quali Kuwait, Kiribati, Micronesia, Libia, Quatar, Tonga e Samoa l’obesità coinvolge circa il 50% della popolazione adulta.

Abbiamo commentato i dati con la Dott.ssa Cristiana Abbafati, ricercatrice in Economia Sanitaria presso l’Università “ La Sapienza” di Roma  e  partecipante alla ricerca.

Il fenomeno ha natura multidimensionale, per cui a tale trend contribuiscono diversi fattori. Lo studio ne riporta alcuni, come il cambiamento delle abitudini alimentari, l’incremento delle calorie consumate, il decremento dell’attività fisica e, specificatamente per i paesi in via di sviluppo, anche un mutamento nella funzionalità metabolica legata ad un processo di male adattamento verso un regime alimentare virato su cibo a basso costo  e di immediata fruibilità ( junk food).

La ricerca, finalizzata specificatamente alla ricostruzione del fenomeno, non si occupa di analizzare alcune cause sociali, quali il livello di istruzione e la diffusione delle informazioni.  E’ oramai evidente come esista una correlazione negativa tra livello di istruzione e comportamenti salutari. Più alto è il livello di istruzione, più bassi sono, in media, i comportamenti non salutari compreso quello alimentare. Altro è l’effetto della coesione sociale che, quando presente, garantisce una diffusione delle informazioni  e un controllo sociale  in grado di dissuadere da comportamenti non salutari.

Il problema obesità e sovrappeso rappresenta dunque una vera e propria “epidemia socio-sanitaria” che, per l’effetto che tale condizione ha sull’insorgenza delle malattie croniche, pone un problema di sostenibilità del sistema sanitario in un contesto anche di invecchiamento della popolazione.

Rimane, tuttavia, ancora da indagare quanto tale fenomeno sia  riconducibile a cause economico sociali e quanto sia dovuto a cause psicologiche. Sicuramente i dati comportamentali, cioè gli stili di vita individuali, risentono dei mutamenti sociali ma allo stesso tempo lasciano aperto lo spazio a problematiche psicologiche specifiche e oramai note soprattutto nei paesi sviluppati.  Si tratta di vedere se tali deduzioni sono estendibili anche ai paesi in via di sviluppo. Resta allo psicologo dedurne qualcosa di utile.

 

Leggi l’articolo pubblicato sulla rivista The Lancet

Fare gruppo nelle istituzioni

E’ con piacere che segnaliamo l’uscita del libro “Fare gruppo nelle istituzioni”, edito da Franco Angeli.

Al suo interno un capitolo dal titolo “La psicoterapia psicoanalitica di gruppo per pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare” della Dott.ssa Flaminia Cordeschi, Presidente DAI.
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