Skip to main content

4° Corso Residenziale sui DCA – Siridap

Siridap Onlus informa che da giovedì 7 aprile 2016 a sabato 9 aprile 2016 si terrà ad Isernia il 4° seminario residenziale sui DCA dal titolo “Strategie e Modelli di intervento per l’Anoressia Nervosa“.

CORSO DCA4_Isernia

II Edizione del Gruppo Psiconutrizionale “Kaloremotività”

Al via la II edizione del gruppo esperenziale Kaloremotività!

Kaloremotività è un gruppo di confronto e riflessione, non terapeutico ma focalizzato sulla percezione che ognuno ha del proprio corpo e sul modo di relazionarsi al cibo. Attraverso un vero e proprio viaggio esperenziale nella “kaloremotività”, i partecipanti saranno coinvolti in attività pratiche come la mappa dell’identità corporea, lo Stemma del gruppo, il disegno congiunto, la creazione di storie, il collage fotografico del sé corporeo ecc.
Struttura del percorso:
–   DURATA: 4 incontri di 2 ore
–   MONTE ORE: 8
–    FREQUENZA: un incontro a settimana
–    COSTO COMPLESSIVO: 60 euro

Per informazioni riguardo l’iscrizione e le modalità di pagamento, è possibile inviare una mail all’indirizzo [email protected]  o telefonare al numero 3497484340

Kaloremotivitàkaloremotività2

Benessere Psicologico

In occasione della Settimana del Benessere Psicologico in Campania, il Centro FORT-DA proporrà, il 13 Novembre 2015 alle ore 17 presso la sede dell’Associazione in Via Santa Margherita 36/A Salerno, una riflessione dal titolo : “Cibo,madre,bambino: quando il piatto diventa il termometro dell’equilibrio familiare”.

0001 (FILEminimizer)

Il cibo come soluzione in eccesso

Clinica psicoanalitica dell’iperalimentazione:
bulimia, Binge Eating Disorder, obesità

 

La clinica contemporanea si caratterizza per una tendenza all’eccesso sempre più pressante, che assume varie forme di realizzazione. Una delle più rilevanti è senza dubbio quella che trova nel cibo l’oggetto di elezione di una pratica di soddisfacimento libidico senza freni.

I disturbi alimentari costituiscono l’ambito fenomenico che ruota, con modalità differenti, attorno all’oggetto-cibo come soluzione compensatoria di un problema strutturale che rimane aperto, anche se il soggetto se ne tiene alla larga.

La clinica psicoanalitica, in particolare quella lacaniana, ha scandagliato la forma dell’eccesso costituita dalla privazione anoressica nelle sue differenti declinazioni, mentre è rimasta più silente riguardo alle forme dell’eccesso relative alle pratiche di divorazione dell’oggetto alimentare, ai circuiti di godimento che le sostengono, ed ai loro fondamenti strutturali.

La bulimia, ma in forma ancora più evidente ciò che la nomenclatura fenomenologico-descrittiva classifica come disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) per non parlare dell’obesità psicogena, rimangono dei continenti della clinica ancora in buona parte silenziosi.

Lo scopo di questa Giornata clinica del Dipartimento sulle Patologie Alimentari dell’Istituto Freudiano è proprio quello di avviare una ricerca volta a esplorare questi territori, varcando passo passo il muro di tale silenzio.

 

cibo

Apri il pdf

Il trattamento dei disturbi alimentari in contesti istituzionali

Presentazione del libro.

Venerdì 10 aprile 2015, ore 21.00
Società Umanitaria, AULA BIBLIOTECA via S. Barnaba 48, Milano

 

Dialogano: Emmanuelle Borgnis-Desbordes, Laura Ciccolini, Domenico Cosenza, Pamela Pace

Coordina: Marco Focchi

 

libro_f

Apri il pdf

 

Info e prenotazione

tel: 02 58324157
[email protected]
www.istitutofreudiano.it
Biblioteca del Campo freudiano

www.umanitaria.it
tel 02/5796831
[email protected]

Voci dal Meeting per i diritti umani: i diritti delle donne

Il 10 Dicembre 2013 (anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani) si è tenuto a Firenze il XVII Meeting sui diritti umani, quest’anno dedicato ai diritti delle donne.

Ecco alcune delle voci del meeting, davanti a circa 10mila studenti:

√ La lotta delle donne per i propri diritti è la più grande rivoluzione iniziata nel secolo scorso e che stiamo ancora vivendo“. Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana.

√ Siete in grado di usare le vostre libertà? Siete contente alla fine della giornata?” domanda alle ragazze. Poi si rivolge ai ragazzi: “Perché avete tanta paura delle donne?” chiede. Uno studente dalla platea risponde: “Le donne sono troppo intelligenti”. Giovanna Gagliardo, regista e autrice di un documentario sulla storia delle donne.

√ Non vi dirò mai non guardate la tv. Ma dobbiamo imparare a guardarla”. E l’autrice del documentario “Il corpo delle donne” smonta e rimonta davanti agli studenti un breve spezzone di un gioco a premi. Le concorrenti donne vengono presentate con  inquadratura dal basso, dai tacchi la telecamera sale su lungo il corpo e solo alla fine inquadra il viso. Non possono parlare, solo annuire. Concorrente maschile: inquadratura subito sul volto e domanda alla quale può agevolmente rispondere. E tutto questo solo in una manciata di secondi. “Chiediamo che ci rispettino di più. Se una pubblicità ci offende scrivete chiedendo di ritirarla. Dalla nostra abbiamo la forza di essere in tanti. Funziona.Lorella Zanardo, scrittrice, autrice, consulente.

√ È ora di finirla di dire che un uomo che uccide una donna è momentaneamente preso da un raptus. Stiamo portando avanti questa battaglia anche con alcuni psichiatri: basta con le scusanti!Roberto Vecchioni, cantante e scrittore.

√ Sono avvocata, non avvocato. Oggi è il “compleanno” della dichiarazione dei diritti umani. Da allora noi donne siamo sulle barricate. Nella prima versione si diceva diritti degli uomini invece che umani…  siamo riuscite a cambiare every man in  everyone ma ricordiamo che in Italia ricordiamo il diritto ha legittimato la concezione della donna che doveva essere brava madre e moglie: negli anni Settanta era ancora legale lo ius corrigendi, il marito poteva picchiare la moglie se non rispettava il suo volere. Per scardinare questa cultura ci vuole tempo. Dietro al femminicidio non c’è la pazzia ma spesso mesi, anni di violenze. E una violazione dei diritti della donna. Esiste il 1522, esistono i centri antiviolenza che vanno fatti conoscere e promossi.  Basta violenze!  Ragazze, non accettate che siano i vostri ragazzi a dirvi chi frequentare e come vestirvi. Non s serve la repressione, bisogna lavorare insieme, impegniamoci nel quotidiano per promuovere le strutture che aiutano le donne.” Barbara Spinelli, avvocata.

 “Gli uomini sono molto arrabbiati nel mondo. Sono arrabbiati come sono arrabbiate le persone che hanno animali domestici e lasciato aperto il cancello di casa e ad un certo punto gli animali domestici scappano o si ribellano”. Adriano Sofri, giornalista, scrittore.

Foto e credits: Toscana-notizie.it

“Togliti un peso, fatti aiutare”: un mese di iniziative per combattere l’obesità

Comunicato Stampa del 28 Settembre 2013 – FIDA

Consulenze gratuite e convegni in tutta Italia degli specialisti FIDA per prevenire e curare una patologia complessa che interessa l’11% della popolazione.

 

FIDA – Federazione italiana disturbi alimentari, lancia in concomitanza della Giornata Mondiale dell’alimentazione (16 ottobre) e per tutto il mese di Ottobre una campagna di prevenzione, studio e consulenza sull’obesità.

FIDA organizza in molte città italiane open day, colloqui gratuiti con Psicologi, Psicoterapeuti e Nutrizionisti, convegni scientifici, conferenze, presenza nelle piazze. Un mese di iniziative riunite sotto lo slogan “L’obesità è una patologia complessa: togliti un peso, fatti aiutare.

L’obesità è l’altra faccia della malnutrizione. Di grave sovrappeso e di problemi connessi all’obesità si può morire: in Europa l’eccesso di peso è responsabile di più del 75% dei decessi, in Italia due adulti su cinque hanno un eccesso ponderale e l’11% della popolazione soffre di obesità. E le nuove generazioni rischiano di più: l’OMS ci ricorda che l’obesità infantile non accenna a diminuire e che i bambini italiani sono i più grassi in Europa.

Gli errori nell’alimentazione e la sedentarietà non sono le sole cause dell’accumulo di chili: in molte situazioni, rilevano gli esperti di FIDA, il cibo viene utilizzato come anestetico per alleviare le emozioni, l’ansia e gli aspetti depressivi. Il paziente deve quindi essere curato da una équipe di professionisti che possano aiutarlo dal punto di vista medico, psicologico ed eventualmente farmacologico.

Per affrontare questo diffuso e complesso problema, i centri FIDA hanno pensato un progetto di cura specifico attraverso il lavoro integrato dell’équipe multidisciplinare che permette di avere una visione unitaria del paziente e di ottenere risultati duraturi nel tempo.

Abbuffate senza controllo, iperfagia, diete fallite e sensi di colpa “Quasi una persona obesa su tre che richiede una cura soffre di DAI (disturbo di alimentazione incontrollata) – spiega Laura Ciccolini, Psicologa Psicoterapeuta e presidente di FIDA – disturbo molto diffuso caratterizzato dalla presenza di abbuffate non accompagnate da condotte compensatorie. Il DAI è spesso confuso con l’ obesità ed è la causa principale del continuo fallimento di tutte le diete.

L’altro versante dell’obesità è causato da una condotta alimentare che va sotto il nome di iperfagia e si riferisce a persone che mangiano continuamente. Una modalità compensatoria di utilizzo del cibo in risposta a un disagio emotivo. Così come il problema conosciuto come night eating disorder, caratterizzato dal ricorso ad abbuffate compulsive notturne.

I nostri esperti (Psicoanalisti, Psicoterapeuti, Nutrizionisti) lavorano per aiutare le persone a elaborare i disagi sottostanti ai disturbi alimentari. Crediamo però che ci sia ancora molto da fare anche sul piano della prevenzione: saper leggere i segnali di allarme per poter attivare interventi precoci che possano aiutare e sostenere le famiglie. Ecco perché abbiamo deciso di impegnarci a fondo per rendere accessibile a tutti, anche con colloqui gratuiti, l’esperienza delle nostre équipe.

 

Tutti gli eventi FIDA per combattere e prevenire l’obesità 

 

Colloqui gratuiti: per tutto il mese di ottobre colloqui gratuiti per problemi di sovrappeso ed obesità presso le sedi di Alessandria, Ancona-Perugia, Firenze, Milano, Roma, Salerno, Torino, Verona.

[custom_list style=”list-1″]

  • Sabato 28 SettembreAcqui Terme (Alessandria)

    Convegno “La grave obesità: aspetti clinico-psico-patologici e approcci terapeutici integrati in équipe multidisciplinare“.

  • Domenica 29 SettembreTorino

    In piazza insieme a Coldiretti per il Mobility Day manifestazione che si terrà nel cuore di Torino e che riunisce tutte le associazioni impegnate nella disabilità.

    Partendo dall’esperienza maturata nel trattamento dei disturbi alimentari, gli specialisti di CPF – FIDA Torino si mettono a disposizione per riflettere sulle eventuali disabilità generate da situazioni quali anoressia, bulimia e obesità.

  • Giovedì 10 Ottobre- Firenze

    SPC Via A. Gramsci 22, ore 21.30 : “Cibo e mass media: gastronomia televisiva e altri sapori in prima serata” un incontro per capire come la Tv abbia intercettato la funzione eccitante e consolatoria del cibo, il tipo di benessere proposto dai media e cosa nasconda il tanto discusso “rapporto col cibo”.

  • Venerdì 11 Ottobre – Salerno

    Municipio, ore 9.00: convegno “La clinica dell’obesità: aspetti medici, psicologici e psicodinamici“.

    La Campania è epicentro dell’obesità adulta e infantile e proprio qui si tiene l’evento centrale del mese dell’obesità di FIDA, con un confronto tra esperti e la collaborazione di Coldiretti.

  • Domenica 13 Ottobre – Firenze

    Greve in Chianti ore 10.00: “Trek & Think: Per merenda gustati una passeggiata“.

    Una camminata nel Chianti fra letture e buone chiacchiere con i nostri esperti.

  • Mercoledì 16 Ottobre – Firenze

    Kantiere Firenze, Via del Cavallaccio 1/Q ore 21.30 “Cibo e mass media: Gastronomia televisiva e altri sapori in prima serata”.

  • Mercoledì 16 Ottobre – Milano

    Via Maffei 18, ore 21.00: conferenza “Il cibo tra necessità, piacere, dolore. La differenza tra alimentazione e nutrizione e i perché, razionali ed emotivi, che ci spingono ad alimentarci, a nutrirci, a eccedere“.

  • Sabato 26 Ottobre – Ancona

    Ore 16.00 contributo scientifico al convegno “L’obesità oggi. Non solo questione di peso” a cura di AVIS, AIDO e CROCE GIALLA di Chiaravalle.

  • Venerdì 8 Novembre – Roma

    Via Sallustiana 1/A: inizio corso di Formazione “La psicoanalisi nel modello multidisciplinare per il trattamento dei DCA”.

[/custom_list]

Scarica il Comunicato Stampa in formato PDF Comunicato Stampa del 27 Settembre 2013 – FIDA

Giornata del fiocchetto lilla contro disturbi alimentari: FIDA aderisce con open day e consulenze gratuite

Comunicato Stampa del 15 Marzo 2013
[message type=”custom”]
Giornata del fiocchetto lilla contro disturbi alimentari:
FIDA aderisce con open day e consulenze gratuite in tutta Italia
[/message]

La Federazione Italiana Disturbi Alimentari (FIDA) aderisce alla seconda Giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata alla prevenzione di anoressia, bulimia, obesità e di tutte le patologie legate ai disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Venerdì 15 Marzo 2013 le associazioni riunite in FIDA, in varie città italiane, metteranno a disposizione le proprie équipe (formate da Psicologi, Psicoterapeuti, Medici, Nutrizionisti e Psichiatri) per colloqui e consulenze gratuiti.

In Italia soffrono di DCA quasi 10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni (1-2 nelle forme più gravi). Il rischio di morte è 12 volte maggiore rispetto a quello degli altri coetanei. Il fenomeno interessa anche i maschi per un totale di circa tre milioni di persone e l’aumento annuale è vicino alle diecimila unità. Solo un terzo delle persone affette da anoressia e bulimia arriva all’attenzione degli psicoterapeuti e dei servizi sanitari: per questo FIDA ritiene importante facilitare l’accesso alla cura.

La Giornata nazionale del fiocchetto lilla è stata istituita per ricordare Giulia, morta per le conseguenze dei disturbi alimentari il 15 marzo 2011. La famiglia in suo nome ha fondato l’associazione Mi nutro di vita e ha promosso l’iniziativa, che FIDA è fiera di sostenere.

FIDA è presente in 8 città (Torino, Alessandria, Milano, Verona, Firenze, Ancona, Roma, Salerno) dove svolge attività di prevenzione e formazione rivolte a famiglie, scuole, strutture sanitarie pubbliche e private. La Federazione riunisce associazioni costituite da psicologi, psicoterapeuti, medici, nutrizionisti e psichiatri con lunga esperienza nell’ambito della prevenzione, della formazione e della cura dei disturbi alimentari. Obiettivo della Federazione è diffondere il modello multidisciplinare integrato di cura e un approccio psicoanalitico al trattamento di queste patologie. Sul sito www.fidadisturbialimentari.com informazioni sui disordini del comportamento alimentare e sulle attività promosse da FIDA e dalle associate.

Le iniziative FIDA per venerdì 15 Marzo

[custom_list style=”list-1″]

    Alessandria – GAPP Via Milano, 3 – 0131.325369

    [email protected]

    Spazio gratuito di informazione, orientamento e consultazione sulle tematiche legate ai disordini alimentari per una settimana a partire da venerdì 15 Marzo.

  • Verona – Il Corpo Specchio Via Giardino Giusti, 4 – 045.8013574

    [email protected]

    Promuove una campagna di sensibilizzazione e offre la disponibilità a colloqui informativi gratuiti per tutto il mese di Marzo.

  • Milano – Klinè Via Andrea Maffei, 18 – 342.7619685

    [email protected]

    Colloqui informativi gratuiti su prenotazione.

  • Firenze – Dedalo Via Masaccio, 116 – 327.1272917

    [email protected]

    Per la prevenzione e la sensibilizzazione sui disturbi della condotta alimentare, l’équipe offre colloqui informativi gratuiti su prenotazione.

  • Ancona e Perugia – Centro Heta Ancona, Piazza Diaz, 2 – 071.31868 – 380.2118180

    [email protected] – [email protected]

    In collaborazione con Federfarma, è possibile prenotare una consulenza gratuita con gli esperti dell’Associazione. Alle ore 17.30 l’incontro “Un’ossessione che pesa: dal disagio al disturbo alimentare” con Giuliana Capannelli, psicoterapeuta, Rosaria Parisi, nutrizionista, e Cristiana Santini, psicoterapeuta.

  • Roma – Associazione DAI Via Sallustiana, 1/A – 06.42020785

    [email protected]

    Dalle ore 12 alle ore 18, uno spazio gratuito di ascolto e di informazione sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

  • Salerno – FORT-DA Via Santa Margherita, 36 – 089.755051

    [email protected] – [email protected]

    Spazio di ascolto gratuito dalle 10 alle 18. Gradita la prenotazione. Dalle 10 alle 12 conferenza sui DCA: “Cinema, letteratura e arte”, ingresso libero.

  • Torino – CENTRO CPF Via Cordero di Pamparato, 6 – 011.7719091

    [email protected]

    Venerdì 22 Marzo inaugurazione del nuovo centro e tavola rotonda “Disturbi Alimentari… Parliamone” dalle 14 alle 18 presso il Comune (Sala Colonne) Piazza Palazzo di Città 1.

[/custom_list]

Scarica la versione pdf Comunicato stampa FIDA - Federazione Italiana Disturbi Alimentari del comunicato stampa.

Inaugurazione FIDA – Federazione Italiana Disturbi Alimentari

Anoressia e bulimia: 3 milioni di italiani ne soffrono. In occasione della presentazione della FIDA si è discusso dei modelli di cura e dell’esigenza di rafforzare l’intervento pubblico.

 

Anoressia e bulimia. Ci si ricorda dei disturbi del comportamento alimentare quando muore una modella o un personaggio famoso racconta di aver sofferto di questo male. Notizie che poi scompaiono rapidamente dalle prime pagine dei giornali. Anche in questi giorni si parla di anoressia.

E’ appena uscito il film indipendente ‘Maledimiele’ diretto da Marco Pozzi che tanta fatica ha incontrato per trovare posto nelle sale cinematografiche. E di recente ha fatto discutere su internet il tweet di Lady Gaga con il quale la star americana ha dichiarato che ‘le cantanti pop non mangiano’, scatenando l’immediata reazione di nutrizionisti e di associazioni attive nella cura e nella prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare.

Ma quale è la realtà di chi convive tutti i giorni con l’anoressia e la bulimia? Quale ruolo giocano i modelli socio-culturali diffusi dai media? In quale modo è possibile intervenire efficacemente per affrontare i disturbi del comportamento alimentare?

Il 19 aprile, a Roma, in occasione dell’inaugurazione della FIDA (Federazione Italiana Disturbi Alimentari) e dell’Associazione DAI (Disturbi alimentari in Istituzione), si sono confrontati sul tema esperti e rappresentanti delle istituzioni: Giovanna Melandri, già ministro per le Politiche Giovanili; Domenico Cosenza, dell’Università di Pavia; Laura Dalla Ragione, del Centro disturbi del comportamento alimentare di Todi, e Anna Maria Speranza, della Sapienza Università di Roma.

La tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Ilaria Sotis, ha descritto la diffusione di un fenomeno che in Italia è spesso invisibile agli occhi dell’intera società e che costituisce una vera e propria emergenza nazionale. “I dati del Ministero della Salute sulla diffusione del fenomeno in Italia – ha ricordato la psicoanalista Flaminia Cordeschi, presidente FIDA e DAI – riportano che quasi 10 ragazze su 100  tra i 12 e i 25 anni  soffrono di questi disturbi, 1-2 nelle forme più gravi.

Il rischio di morte è 12 volte maggiore rispetto a quello degli altri coetanei. Complessivamente, anoressia, bulimia e obesità interessano in Italia circa 3 milioni di persone. Per quanto riguarda il Lazio si stima che circa 50.000 persone siano affette da DCA nella fascia tra i 12 e i 25 anni e circa 100.000 persone presso la popolazione adulta”. I dati fanno riferimento esclusivamente al numero di persone che accedono ai servizi di cura e, quindi, nascondono una diffusione assai maggiore del fenomeno.

“Infatti – continua Cordeschi – secondo una ricerca condotta nei Paesi Bassi (2003) e successivamente replicata in Italia, solo 1/3 delle persone con anoressia e addirittura solo il 6% di persone con bulimia giunge all’attenzione dei servizi sanitari”.

Questi dati, però, per quanto drammatici, non sono sufficienti a descrivere l’andamento del fenomeno. A causa, infatti, del tardivo riconoscimento del disagio e del conseguente ritardo nell’intraprendere il processo di cura è in crescita il numero di anni necessario a curare chi soffre di disturbi del comportamento alimentare.

Per la guarigione” – spiega Laura Dalla Ragione – “sono fondamentali due fattori: la precocità dell’intervento – nei primi 3 anni si ottengono risultati molto positivi, successivamente la patologia si cronicizza e diventa molto più difficile guarire, e la continuità delle cure anche in seguito alla fase più acuta del disagio”.

Non sempre, infine, si riesce a guarire da questi disturbi: nel 30% dei casi anoressia e bulimia si cronicizzano anche nei pazienti in trattamento. Domenico Cosenza, responsabile della comunità ‘La Vela’ specializzata nel trattamento degli adulti, ha ricordato il passaggio da forme di anoressia restrittiva (privazione) a patologie dell’eccesso quali bulimia nervosa e obesità, patologia ancora poco studiata sul piano epistemologico nonostante la sua estesa diffusione.

“Altro dato preoccupante – ha aggiunto Laura Dalla Ragione – “è rappresentato dall’aumento degli esordi precoci in età infantile e in pre-adolescenza, anche a 9-10 anni. In Italia, tuttavia, mancano strutture di cura dedicate a fronteggiare questi casi. A Roma, al Bambin Gesù, ci sono solo 6 posti e in altre strutture i bambini vengono assistiti nei reparti pediatrici dove non sempre esistono le competenze necessarie”.

Infine, sono in aumento anche i pazienti maschi che soffrono di anoressia e bulimia, e spesso sono assai più ritrosi delle donne a rivolgersi ai centri di cura: sono il 10% sul totale dei pazienti e il 20% presso i giovani tra 13 e i 17 anni. Tra dieci anni – sostiene Laura Dalla Ragione – i disturbi del comportamento alimentare non saranno più un disturbo di genere”.

“A rendere più complesso lo scenario – commenta la Prof.ssa Anna Maria Speranza – si aggiunge il fatto che i sintomi spersonalizzano il paziente.  Spesso, infatti, il sintomo che descrive il rapporto con il cibo – non magiare, abbuffarsi o procurarsi vomito – è solo la manifestazione più evidente di un disagio che deve essere indagato attraverso un percorso personalizzato che prenda in esame il carico il vissuto del paziente. Non è quindi possibile parlare di una cura uguale per tutti”.  “Al contrario – ha ricordato Flaminia Cordeschi – “è essenziale affrontare questi disturbi in equipe, mettendo in rete competenze diverse – psicoterapeutiche, medico-nutrizionali, psichiatriche – e predisponendo ‘spazi’ in cui gli specialisti siano in grado di ascoltare e di indirizzare la persona alla cura senza privarla del suo contesto sociale, familiare e lavorativo”.

Infine, Giovanna Melandri – autrice del libro ‘Come un chiodo’ (Donzelli, 2007) – ha rivendicato il suo impegno come Ministro per le Politiche giovanili nel portare il tema all’attenzione delle istituzioni. L’ex ministro ha ricordato la pubblicazione, nel dicembre 2006, del ‘Manifesto di autoregolamentazione della moda italiana contro l’anoressia’, sottoscritto dalle principali istituzioni della moda italiana, Camera Nazionale della moda e Altaroma e seguito, nel 2008, dall’avvio del progetto nazionale di prevenzione dell’anoressia e dei disturbi del comportamento alimentare.

Attraverso il progetto sono state mappate le buone pratiche di cura esistenti in Italia con l’obiettivo di realizzare attività di prevenzione nelle scuole e interventi di sensibilizzazione nei confronti dei media. “La moda – ha ricordato Melandri – è un pezzo strutturato del sistema produttivo italiano che continua a evocare un paradigma unico di bellezza.

Ci sembrava opportuno tentare il sistema di autoregolamentazione piuttosto che scrivere una legge. Malgrado il fallimento parziale di quell’esperienza, sono convinta che  ancora oggi servano al Paese iniezioni di responsabilità collettiva.

Oggi sul corpo delle ragazze e delle bambine si sta consumando una grande questione simbolico-culturale che passa attraverso l’adeguamento o la reazione a modelli uniformanti ed estetici. Per questo è necessario rilanciare l’impegno istituzionale, attraverso un’iniziativa legislativa che consenta la definizione di un testo che riordini la materia su diversi livelli, in particolare sul piano dell’estensione del sistema di cura, individuando, ad esempio, obblighi al servizio sanitario nazionale. Si tratta di un progetto da mettere in cantiere, ha concluso la Melandri rivolgendosi a Flaminia Cordeschi, Presidente della FIDA”.

FIDA – Federazione Italiana Disturbi Alimentari

L’esperienza della FIDA, Federazione che riunisce associazioni costituite da Psicoterapeuti e altri esperti con lunga esperienza nell’ambito della prevenzione e della cura dei disturbi del comportamento alimentare, nasce dalla volontà di fare rete tra associazioni diffuse sul territorio nazionale che condividono il modello multidisciplinare per la cura dei DCA, ovvero l’uso di competenze diverse (Psicologi, Medici, Nutrizionisti e Psichiatri) integrate in un approccio di tipo psicoanalitico. Attraverso un costante lavoro di equipe sono garantiti ai pazienti costi equi e sostenibili, anche per periodi non brevi.

La Federazione costituisce una rete privata a livello nazionale in grado di affiancare le istituzioni pubbliche, spesso con risorse umane ed economiche  insufficienti, nell’affrontare i disturbi del comportamento alimentare. FIDA è presente in 8 città italiane (Torino, Alessandria, Milano, Verona, Firenze, Ancona, Roma, Salerno) e svolge attività di formazione degli addetti e di prevenzione rivolta a famiglie, scuole, strutture sanitarie.

Sul sito www.fidadisturbialimentari.com è possibile trovare tutte le informazioni sui disordini del comportamento alimentare e sulle attività promosse dalla Federazione.

Per informazioni contatta l’Ufficio Stampa.

Roma, 20 aprile 2012

Ufficio Stampa

Scarica la versione pdf Inaugurazione FIDA - Federazione Italiana Disturbi Alimentari

Anoressica appena dimessa si butta dalla finestra di casa

Articolo pubblicato il giorno 4 Luglio 2012 su La stampa - Anoressica appena dimessa si butta dalla finestra di casa

Ancora una vittima dell’anoressia. Questa ennesima tragedia ci invita a riflettere intorno al problema della cura dell’anoressia.

Nell’immaginario collettivo il ricovero ospedaliero è considerato spesso come l’ intervento risolutivo. In realtà, ciò che ben sanno gli operatori del settore è che l’ospedalizzazione in urgenza può presentarsi come un intervento necessario ma nient’affatto sufficiente per il trattamento di queste pazienti in fase acuta.

L’anoressia è infatti una patologia molto complessa che richiede un lungo e intensivo lavoro di cura. Una volta terminato il tempo del ricovero in ospedale, questi pazienti necessitano di un intervento specialistico in strutture intermedie (come per esempio le comunità terapeutiche) che possano prendere in carico i diversi livelli di disagio presenti in questa patologia. Non si può pensare di intervenire solo sul piano sintomatico perché la sofferenza profonda spesso nascosta dietro al disturbo alimentare ha bisogno di essere riconosciuta e accolta.

Nella cura dell’anoressia si tratta di costruire per ogni singola persona un percorso specifico, articolato in diverse fasi, dove i diversi momenti e/o luoghi di cura rappresentino parti di un unico trattamento.

Di fondamentale importanza non far coincidere il sintomo alimentare con il disagio psicologico così come un passaggio della cura con la cura stessa.

Visualizza l’articolo

Dott. Domenico Cosenza

Dott.ssa Marialaura Ippolito