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Voci dal Meeting per i diritti umani: i diritti delle donne

Il 10 Dicembre 2013 (anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani) si è tenuto a Firenze il XVII Meeting sui diritti umani, quest’anno dedicato ai diritti delle donne.

Ecco alcune delle voci del meeting, davanti a circa 10mila studenti:

√ La lotta delle donne per i propri diritti è la più grande rivoluzione iniziata nel secolo scorso e che stiamo ancora vivendo“. Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana.

√ Siete in grado di usare le vostre libertà? Siete contente alla fine della giornata?” domanda alle ragazze. Poi si rivolge ai ragazzi: “Perché avete tanta paura delle donne?” chiede. Uno studente dalla platea risponde: “Le donne sono troppo intelligenti”. Giovanna Gagliardo, regista e autrice di un documentario sulla storia delle donne.

√ Non vi dirò mai non guardate la tv. Ma dobbiamo imparare a guardarla”. E l’autrice del documentario “Il corpo delle donne” smonta e rimonta davanti agli studenti un breve spezzone di un gioco a premi. Le concorrenti donne vengono presentate con  inquadratura dal basso, dai tacchi la telecamera sale su lungo il corpo e solo alla fine inquadra il viso. Non possono parlare, solo annuire. Concorrente maschile: inquadratura subito sul volto e domanda alla quale può agevolmente rispondere. E tutto questo solo in una manciata di secondi. “Chiediamo che ci rispettino di più. Se una pubblicità ci offende scrivete chiedendo di ritirarla. Dalla nostra abbiamo la forza di essere in tanti. Funziona.Lorella Zanardo, scrittrice, autrice, consulente.

√ È ora di finirla di dire che un uomo che uccide una donna è momentaneamente preso da un raptus. Stiamo portando avanti questa battaglia anche con alcuni psichiatri: basta con le scusanti!Roberto Vecchioni, cantante e scrittore.

√ Sono avvocata, non avvocato. Oggi è il “compleanno” della dichiarazione dei diritti umani. Da allora noi donne siamo sulle barricate. Nella prima versione si diceva diritti degli uomini invece che umani…  siamo riuscite a cambiare every man in  everyone ma ricordiamo che in Italia ricordiamo il diritto ha legittimato la concezione della donna che doveva essere brava madre e moglie: negli anni Settanta era ancora legale lo ius corrigendi, il marito poteva picchiare la moglie se non rispettava il suo volere. Per scardinare questa cultura ci vuole tempo. Dietro al femminicidio non c’è la pazzia ma spesso mesi, anni di violenze. E una violazione dei diritti della donna. Esiste il 1522, esistono i centri antiviolenza che vanno fatti conoscere e promossi.  Basta violenze!  Ragazze, non accettate che siano i vostri ragazzi a dirvi chi frequentare e come vestirvi. Non s serve la repressione, bisogna lavorare insieme, impegniamoci nel quotidiano per promuovere le strutture che aiutano le donne.” Barbara Spinelli, avvocata.

 “Gli uomini sono molto arrabbiati nel mondo. Sono arrabbiati come sono arrabbiate le persone che hanno animali domestici e lasciato aperto il cancello di casa e ad un certo punto gli animali domestici scappano o si ribellano”. Adriano Sofri, giornalista, scrittore.

Foto e credits: Toscana-notizie.it

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