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Quando il desiderio di buon cibo diventa ortoressia – Dott.ssa Laura Ciccolini

(di Paola Battista )

Intervista alla Dott.ssa Laura Ciccolini, su www.west-info.eu, 28.03.2014

 

Anoressia e bulimia? I disturbi alimentari non finiscono qui. Pochi, ad esempio, conoscono l’ortoressia: una forma estrema di salutismo. Una vera e propria ossessione per i cibi “puri”. Ne parliamo con la dottoressa Laura Ciccolini, Presidente della Federazione Italiana Disturbi Alimentari (FIDA),

Quando la ricerca di alimenti sani diventa patologia?

“Quando le persone, terrorizzate dal contrarre malattie organiche attraverso l’alimentazione, controllano e selezionano attentamente ciò che mangiano, trascorrendo così tanto tempo nella loro ricerca e preparazione da trascurare il lavoro o le relazioni sociali. Inoltre – aggiunge – queste persone hanno bisogno di conoscere tutti gli ingredienti contenuti in un determinato piatto. Tendono così a evitare le occasioni sociali o a portare con sé i propri cibi”.

Come si spiega il moltiplicarsi di tanti nuovi disturbi alimentari (DCA)?

“I DCA rappresentano una vera e propria epidemia sociale, che sembra crescere esponenzialmente. Hanno un’origine multifattoriale, cioè un mix di fattori individuali, sociali, familiari, psicologici. Le motivazioni che stanno alla base di queste patologie sono diverse per ogni individuo. Queste persone utilizzano il corpo per esprimere disagi profondi che non sono riuscite a manifestare in altro modo. Certamente i fattori socio culturali che associano la magrezza alla bellezza rappresentano un terreno fertile per l’insorgere di queste patologie, ma è difficile individuare un’unica causa”.

Riguardano soltanto le donne o anche gli uomini?

“I dati forniti dagli studi scientifici parlano di un fenomeno in aumento anche tra i maschi. Che costituiscono, secondo le ultime stime, il 10% della popolazione che si ammala di anoressia e bulimia. Il valore di sé viene misurato sulla base della muscolatura e di un fisico prestante: è stato infatti identificato un disturbo che colpisce particolarmente i maschi, denominato bigoressia. Caratterizzato dall’ansia di essere poco vigorosi e troppo magri in persone visibilmente muscolose. Questa dispercezione porta ad allenarsi sempre di più, a controllare minuziosamente l’alimentazione fino all’assunzione di farmaci anabolizzanti, ormoni e sostanze illecite. Inoltre può seguire il rifiuto di tutte le occasioni di socializzazione. Sia perché la persona sente il suo corpo come inadeguato, sia perché vengono evitate tutte le situazioni che possono sottrarre tempo all’allenamento o indurre a trasgredire il regime alimentare”.