I trattamenti residenziali
Il trattamento terapeutico per i disturbi del comportamento alimentare varia in relazione al livello di rischio fisico, nutrizionale e in presenza di eventuali altri disturbi sia psichici che internistici.
Se nel 60% dei casi il trattamento d’elezione è quello effettuato con psicoterapie individuali e/o di gruppo insieme ad una presa in carico medico-psichiatrica, nel restante 40% dei casi le persone hanno bisogno di un trattamento più intensivo.
I vari livelli di trattamento ospedaliero, in day-hospital o residenziale, permettono di proporre interventi differenziati a seconda della situazione specifica del paziente.
Non c’è un trattamento migliore dell’altro, ma a seconda della gravità, un intervento può essere più appropriato di un altro.
All’interno di un percorso di cura spesso le persone passano da un livello all’altro in percorsi che si intersecano fra di loro e che durano anche molti anni.
I ricoveri sono effettuati in ospedale quando la situazione fisica presenta dei rischi per il paziente e c’è bisogno di un intervento nutrizionale immediato.
Una forma di trattamento intermedia può essere effettuata nel day-hospital sia nutrizionale che psichiatrico che permette al paziente di restare nel proprio contesto familiare.
Il trattamento residenziale può rappresentare il proseguimento di un ricovero ospedaliero o l’alternativa al ricovero stesso ed può essere indicato quando:
- c’è bisogno di un allontanamento dal contesto familiare;
- ci troviamo di fronte, oltre alla dipendenza alimentare, anche all’abuso di alcol o droga.
Il trattamento residenziale in comunità è caratterizzato da un’alta intensità terapeutica che garantisce una presa in carico individualizzata e globale della persona con l’obiettivo di aiutarla a recuperare un rapporto sostenibile con il cibo e con il corpo e a riprendere aspetti relazionali che spesso con il sintomo erano stati perduti.
I Centri FIDA lavorano in rete con ospedali, day-hospital o comunità garantendo al paziente un percorso terapeutico articolato ed integrato.
Se nella valutazione iniziale o nel corso del trattamento si individua la necessità di un lavoro più intensivo, i Centri FIDA sono collegati alle strutture di ricovero territoriali in modo da poter sia effettuare il lavoro preliminare di motivazione al ricovero, sia garantire la continuità terapeutica durante e dopo il ricovero.