Dovere o potere, sparire o rinascere
Il primo approccio alla domanda di cura in psicoanalisi, è di fronte a una domanda che concerne il dovere e al contempo il fare; due questioni queste a dir poco pregnanti nel percorso analitico di ogni individuo che vi si avvicina.
Puntualmente ci sentiamo chiedere: cosa devo fare? Supposto che in psicoanalisi non si hanno risposte esplicite proprio a sottolineare la soggettività degli individui per cui per qualcuno è utile una cosa per qualcun altro un’altra, nella mia opinione è proprio nei termini della domanda che sta il nodo e lo snodo dell’esistenza di ciascuno di noi come soggetto.
Finché si rimane in un’ottica di dovere, è come se viaggiassimo su un binario senza sapere con esattezza dove porti e senza avere la possibilità di deviare il tragitto.
L’unica alternativa che abbiamo è quella di opporsi/non rispondere al dovere, rallentando la corsa, fino a fermarsi. Con la sola conseguenza evidente del senso di smarrimento, disorientamento, privi di ogni punto di riferimento, né certezze, causato dal percorrere un cammino che non è il nostro, e quindi sconosciuto.
Possibile che l’unica nostra certezza sia il dovere postoci dall’Altro?
Sicuramente la vita ci investe di responsabilità da considerare seriamente come parti integranti di noi, ma altrettanto sicuramente accanto ad esse si apre tutto un ventaglio di possibilità all’interno delle quali possiamo scegliere ed avere la possibilità’ anche di rivedere la scelta, una volta che si ha consapevolezza che il ventaglio è aperto.
Forse di certezze ce ne sono meno, stiamo in questo caso viaggiando senza binario, senza rotaie ma possiamo decidere che strada percorrere e a che velocità. Ecco allora emergere la nostra soggettività. Il dovere, il binario unico, schiaccia il soggetto sotto la sola certezza della stabilità delle rotaie; il percorso libero lascia emergere il soggetto nella sua identità attraverso le sue scelte di vita, positive o negative che siano. Anziché rispondere ad una richiesta di fare, il soggetto inizia ad essere.
… tra il devo e il posso… dove finisce il fare… comincio ad essere io.